Una lista nera per colpire le aziende straniere giudicate inaffidabili e dannose per la sicurezza nazionale. La Cina risponde così alla black list americana, con un provvedimento identico a quello emesso qualche settimana fa da Donald Trump. La guerra dei dazi, adesso, è entrate nel vivo.
La entity list americana
A inizio maggio gli Stati Uniti avevano firmato un ordine esecutivo per vietare alle aziende americane della telefonia di usare nelle loro reti prodotti di società capaci di mettere in pericoloso la sicurezza nazionale statunitense. Quasi contemporaneamente il dipartimento di Commercio aveva convalidato un documento per inserire Huawei nella cosiddetta entity list, la lista nera americana che raccoglie i nomi delle aziende che per accedere al mercato americano devono prima ottenere il via libera del governo. Oltre al colosso di Shenzen, anche Nhkvision, un’azienda di telecamere, potrebbe presto fare compagnia a Huawei.
La risposta cinese
Da allora è passato quasi un mese. La Cina ha annunciato di stare preparando una sua lista nera in cui finiranno, a discrezione del governo cinese, tutte quelle aziende straniere potenzialmente nocive per Pechino. Non si conoscono ancora i nomi delle aziende né a quali limitazioni andranno in contro. Di sicuro, sottolinea il Washington Post, gli imprenditori americani si troveranno davanti a un bivio: schierarsi con la Cina o con gli Stati Uniti.
Nessuna paura di una guerra commerciale
L’annuncio arriva direttamente da Gao Feng, portavoce ministro del Commercio cinese, secondo cui la Cina “non vuole una guerra ma non ha paura di combatterla qualora dovesse rivelarsi necessario scendere in campo”. Il nome delle aziende che faranno parte della lista nera saranno svelate “nell’immediato futuro”. Intanto il governo cinese ha pubblicato un libro bianco per analizzare la guerra commerciale in atto con gli Stati Uniti. “I dazi americani – si legge nel rapporto – non hanno dato slancio all’economia cinese. L’hanno anzi seriamente danneggiata. Negli Usa i costi della produzione e i prezzi al consumo sono saliti minacciando la crescita economica”. L’avviso di Pechino è chiaro: altro che Make America Great Again, la politica economica di Trump sta distruggendo l’economia statunitense.